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giovedì 10 aprile 2014
NOVITA' DAL MONDO DELLE PIANTE!
Vi ho già parlato, in un recente post, delle virtù cosmetiche delle piante che crescono nelle zone del Mediterraneo; adesso vi voglio parlare delle virtù cosmetiche di alcune piante che si trovano in giro per il mondo e che, della loro efficacia, se ne è parlato poco.
Quando la pelle si infiamma, il tessuto perde elasticità e le linee di espressione diventano rughe vere e proprie, tra i vegetali più efficaci c'è l'erba di San Giovanni che ha proprietà curative e calmanti, e la camomilla, che è ricca di azulene e bisabololo lenitivi. Ma esiste anche un albero del Madagascar, l'Harungana, le cui foglie sono utilizzate per la cura di questi problemi cutanei.
Se la nostra pelle appare disidratata, di solito ci affidiamo all'aiuto di burri e oli vegetali, come l'olio di jojoba, nutriente e setificante, ricco di vitamine A e E, o l'olio di cocco che crea sulla cute un film protettivo. Ma esiste una pianta, il fiore d'oro dell'Himalaya, che, oltre a idratare, disintossica i tessuti perchè il suo estratto agisce nel cuore delle cellule cutanee per riattivarle, eliminando scorie accumulate negli anni e potenziandone il metabolismo.
L'Haberlea Rhodopensis viene raccolta a mano sui monti Rodopi in Bulgaria e ha la capacità di crescere in condizioni davvero estreme. Il suo segreto è un meccanismo che riduce al minimo la perdita d'acqua, grazie al quale si dissecca completamente e sopravvive alla siccità, per poi riprendersi durante il periodo delle piogge. E' in grado di stimolare le cellule cutanee a rigenerarsi quando secchezza e mancanza di elasticità fanno apparire il viso avvizzito e spento e i trati tirati.
La Myrothamnus Flabellifolia è più conosciuta come pianta della resurrezione, perchè le basta una goccia d'acqua per riprendersi, grazie ad attivi come l'acido gallico antiossidante e il trealosio.
La zona del dècolletè è molto delicata, e facilmente perde turgore ed elasticità. In nostro aiuto arriva la rosa canina che contiene un'elevata percentuale di acidi grassi essenziali, acido retinoico e carotenoidi, in grado di “sfumare” cicatrici e smagliature. Ma dall'Africa proviene un potente rassodante ed elasticizzante che si estrae dalla Kigelia: ricca di flavonoidi dalle proprietà vasoprotettrici e tonificanti per capillari e venuzze, questa pianta contiene dei principi attivi dall'effetto tensore e rassodante.
I fiori di Tiglio combattono sonno e ansia, abbassano la pressione e depurano. Le infiorescenze contengono un olio essenziale, lenitivo e ammorbidente, e una mucillagine che aiuta a trattenere l'acqua e mantiene alto il livello di idratazione della pelle; è molto usato in cosmesi anche per il contorno occhi, soprattutto in presenza di gonfiori e occhiaie.
Il Karitè (già molto conosciuto rispetto alle altre piante) è prezioso grazie ai suoi componenti, ovvero vitamine E, F e A dagli effetti elasticizzanti, idratanti e antinfiammatori. E' ricco di acidi grassi oleici e linoleici che combattono i radicali liberi, e contiene anche fitosteroli che agiscono come filtri solari. Decongestinante ed emolliente, il burro di karitè è un ottimo cicatrizzante che ripara e lenisce la cute messa a dura prova dal freddo, ed è perfetto per calmare eritemi e rossori.
Se abbiamo bisogno di un bagno rivitalizzante, perchè ci sentiamo stanche o spossate, di solito aggiungiamo all'acqua della vasca qualche goccia di olio essenziale di rosmarino, ma adesso possiamo sfruttare anche un olio essenziale ricavato dalla resina della corteccia di un abete, la pece di Strasburgo, che è un forte disinfettante, ed è molto usato proprio per bagni e suffumigi rivitalizzanti.
(Post del 10/04/2014)
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